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dal dipinto: Baite in Val di Rhemes

LA VECCHIA SCALA DI LEGNO

La vecchia scala di legno
è la stessa, tarlata dal tempo.
Sui gradini, un vecchio che suona:
melodia di un violino
accordato con tanta dolcezza.
Ed io, fanciullo, a sognare
un azzurro mai visto.
Ora non c'è più il vecchio
e neanche il fanciullo.
Ma è rimasto, ad ogni scalino
un soffio di poesia....

Pier Carlo Maschera




dal dipinto: Dopo la nevicata

L'ALTRO NATALE

Vi è un Natale che noi non conosciamo
...fortunatamente...
E' il Natale dei poveri
degli ammalati, dei diseredati
di coloro che patiscono
il freddo di una capanna
senz'asino nè bue.
Il Natale dei primogeniti uccisi
per annientare Dio.
Il Natale di chi, dell'esodo,
ha fatto vita quotidiana.
E' con questo Natale
che dovremmo confrontarci
prima di accendere
le luci del Presepe...

Pier Carlo Maschera


dal dipinto: Mantova, riflessi

C'E' ANCORA

C'è ancora, nel tuo abbraccio,
il calore delle nostre estati
e, nel tuo sorriso,
le promesse di una vita.
Briciole di felicità
ad una ad una condivise
mentre bastava una carezza
ad asciugare le tue lacrime.
La malinconia del tramonto
si stempera
nella radiosa alba
di ogni nuovo giorno
che ci trova a condividere
un fuoco mai spento.
E' bello sfogliare insieme
il nostro calendario
per trovare, ad ogni pagina,
il disegno di un cuore.

Pier Carlo Maschera


dal dipinto: La Gran Madre d'inverno con neve

DAL RACCONTO ALLA TELA

Torino è una città da sfogliare
come un libro di fiabe
in ogni sua via, nel racconto
dei mille angoli che riecheggiano
gloriose battaglie.
Le Langhe di Pavese
sono come le infinite
strade di Kerouac
ed ancora ci chiediamo
con il giovane Holden
dove andranno a dormire le anatre
quando il lago è gelato.
Abbiamo sete di sapere:
l'uomo dantesco reclama
l'affrancamento
dall'ancestrale barbaria.
Se il narrare è esprimersi
con la forza delle parole
dipingere è parlare
con l'alfabeto dell'anima.

Pier Carlo Maschera